martedì 20 novembre 2007

Happiness is the journey, not the destination

"La felicita' e' il viaggio, non la meta"....e finalmente dopo avere scritto questa frase per piu' di un anno nella mia firma di Hotmail ho capito cosa significa davvero e sono d'accordo.....
la felicita' deve accompagnarci sempre, non ci dobbiamo arrivare alla fine di mille peripezie, la felicita' deve essere nelle peripezie perche' solo cosi' possiamo affrontarle nel modo migliore e trarne insegnamenti lezioni esperienze...
E se la parola felicita' ci sembra un po' esagerata, allora sostituiamola con serenita', che in effetti e' una sensazione piu' modesta comune e raggiungibile.
Questo e' il mio obiettivo: essere serena (e magari in un futuro non troppo lontano anche FELICE!) in ogni istante del mio viaggio attraverso questa vita...voglio essere serena quando mi faccio la doccia, mi lavo i denti, faccio colazione, cucino la cena, vado alla mia lezione di Pilates, guido per queste lunghe strade diritte, parlo al telefono, leggo un libro...e mi piacerebbe poter avere una bella base solida di serenita' anche quando sto male e apro il rubinetto senza fine delle lacrime, perche' piangere fa bene, ti fa sfogare e stancare allo stesso tempo, e se sei fortunata alla fine di un bel pianto sei talmente stanco che non ti fa nemmeno piu' effetto il motivo che ti ha fatto piangere...
Ma piangere urlare sfogarsi quando alla fine hai la tua base di serenita' in fondo all'anima e' diverso, molto meglio e molto piu' sano, che farlo quando non hai alcun appiglio, alcuna base....perche' se in fondo sei sereno alla fine dopo tutte le lacrime gli urli gli strpiti la serenita; prevale, la ritrovi e stai davvero meglio...se invece non ce l'hai, alla fine del pianto oltre alla stanchezza e aglli occhi gonfi non ti rimane molto altro a cui guardare per riprendere la tua strada e la tua vita quotidiana.
E siccome la serenita' e' il viaggio e non la meta io domani parto per un altro viaggio, MIAMI, Florida, the Sunshine State..."There ain't Sunshine when she's gone...." mi vvenne dedicata da un amico innamorato di Miami parlando del mio trasferimento a Phoenix e del vuoto che avrei lasciato a Bologna....dicono che il tempo a Miami sia soleggiato e caldo, chissa' se trovero' anchio la mia SUNSHINE e riusciro' ad aggiungere un tassello in piu' a questo mio infinito viaggio per la ricerca della serenita', felicita'....whatever....
Buon Thanksgiving a tutti
un abbraccio

mercoledì 14 novembre 2007

Un notte d'inverno, un viaggiatore....

...e' l'inizio di uan novella di Italo Calvino che ho letto alle medie e che mi e' sempre rimasta impressa...sembra quasi che da queste poche righe tutto possa succedere, tutto possa avere inizio e che la storia la debba scrivere proprio il lettore, non lo scrittore....
Cosi', una sera d'autunno nemmeno cosi' autunnale a Phoenix grazie alla compagnia di due ragazzi amici di un'amica e che io non conosco nemmeno troppo bene il mio sorriso e' tornato fuori anche senza troppe difficolta' e uno dei giorni piu' strani solitari lacrimosi disperati della mia vita so far si e' trasformato in un'occasione di CCC, Cross Cultural Communication come dicono qui, tra un'italiana, un arabo e un'all American boy, tipo Robert redford nel film "The Way We Were", il vero americano sorride, e lui il sorriso c'e' l'ha anche....
Una velocissima pasta ai pomodorini, muffins alle mele e cannella, 2 bottiglie di vino, che in tre non sono male, tisana per digerire il tutto e il gioco e' fatto...esperienze aspettative sogni delusioni, dalla bocca di uno a quella dell'altro non sento quasi piu' la differenza tra le conversazioni nelle mie case di universitaria e quella di questa sera, e questo e' il mio motivo per sorridere....in questo angolo di mondo non se ne trovano tante di persone cosi', e quando ne capitano qualcune sulla mia strada me le godo fino in fondo, soprattutto alla fine di un'intensissima giornata che una fine, soprattutto cosi' carina e spensierata, proprio non pensavo ce l'avesse.
Perche' alla fine io sono sempre io, e tutti coloro che mi conoscono un pochino sanno che non ci vuole tanto a farmi spuntare un bel sorrisone sulle labrra...genta sana e pulita, chiacchere spontanee, un bicchiere di vino/birra e un bel sottofondo musicale..le piccole gioie della vita, after all...

martedì 13 novembre 2007

....somewhere....

....qui, fine di questo estremamente difficoltoso ma anche soddisfacente 2007, Phoenix AZ.....questo e' il mio somewhere da cui iniziare il DOMANI....
Oggi ho sentito chiaramente un'altro pezzettino del mio cuore salutare tutto il resto, voltare le spalle ed andarsene...nel profondo so che non sara' l'ultima volta che sentiro' questo atroce rumore, il rumore dell'addio, ma onestamente finora l'avevo sentito cosi' chiaramente e pesantemente solo due volte, a gennaio con Stefano e oggi, seduta alla mia scrivania in quest'azienda che cresce e mi fa sorridere di soddisfazione....ho sentito il mio cuore battere cosi' forte contro il petto come a chiedere aiuto, e io inerte senza sapere davvero cosa fare....
L'ho sentito soffocare cosi' tanto sotto il peso della tristezza e soprattutto impossibilita' di cambiare le cose che alla fine ha deciso di lasciarmi, di uscire piano piano da petto carne reggiseno camicia....ho dovuto aspettare la fine della giornata lavorativa per piangere tranquillamente la sua perdita fino a che mi sono resa conto che di lacrime non me ne sono rimaste poi cosi' tante e sono stanca di buttarle ogni 9 mesi/max 2 anni....allora ho rirpovato con la strategia sigaretta e devo ammettere che questa volta la cara amica mi ha dato piu' soddisfazione....i nervi si sono un po' distesi e sono pronta per riprendere il mio martedi' sera come se nulla fosse....se ce la faro' e' un'altra storia, ma dopotutto l'importante non e' vincere, e' partecipare, no?
E il primo passo e' la palestra....il bagno caldo....il piumone Ikea....una donna da sola non ha bisogno di molto altro per essere contenta senza avere problemi....qualcuna di coloro che leggono queste pagine ha buoni elementi per smentirmi? per favore rispondete, sono curiosa e soprattutto avida di imparare e copiare i vostri segreti....
In attesa di leggervi presto.....

VOGLIO VOLERE....

...voglio solo che questo giorno lavorativo finisca in un battito di ciglia, voglio guidare la mia cabriolet blu per queste strade senza tempo storia dove con la radio che urla e la mia voce sopra, disperata sfinita finalmente libera dopo una giornata di sorrisi chiacchere falsita', voglio parcheggiare e rientrare nella mia casina, l'appartamento che da 10 mesi ormai mi acccoglie caldo luminoso amico tutte le sere, senza troppe domande o perche', io semplicemente apro la porta e sono ion un latro nmondo, il mio, dove posso fumare sdraiarmi per terra tirare scarpe borse mutande cucinare o morire di fame bere vino birra acqua o Martini Rossi invitare gente o stare sola, accendere tutte le luci o stare al buio pesto, ascoltare musica o rimanere in silenzio, chiaccherare per ore con tutti e o spegnerli tutti i miei 3 telefoni (los o, rasento il ridicolo, ma mi salvo la faccia dicendo che uno e' per lavoro....).....voglio andare in palestra e sfinirmi dalla fatica, per poi rientrare a casa e pensare solo ad un bel bagno caldo e al piumone IKEA, niente altro di complicato doloroso avvilente....niente lacrime niente pensieri solo il sonno che piano piano prende il sopravvento su questo giornata senza fine, su questo sconforto senza fine senza limite come un abisso che si apre sotto i miei piedi e non sembra voler finire mai...
ore 17.43 - finalmente casa....buio, the' senza caffeina, luce autunnale che tanto autunnale non e', solo la luce del mio sfogo, questa pagina su cui posso vomitare a mio piacimento tutto quanto...e un'immagine prevale sul resto, un'immagine tanto potente da riuscire perfino a farmi sorridere...una sera d'estate di 1000 anni fa, salotto della Nati prima di andare a ballare sotto le stelle del cielo bolognese, tre ragazze sbronze di acqua sigarette aspettative e soprattutto sorrisi luccicanti...Carmen Consoli alla radio accompagna la nostra esplosione di vita mal continuta da bei vestitini da sera..."sai benissimo che una goccia inonda il cielo e' cosi' piccolo il mare che ci ascolta...sai benissimo che sto tremando e non c'e' freddo e sono vittima di questa gioia immensa..." ed ecco qui quello che adesso voglio piu' di ogni altra cosa...voglio tornare la', quella sera con le mie amiche, voglio tornare ad essere cosi' splendidamente vergine da tutto qyesto caotico marasma sentimentale emotivo sessuale che sconvolge travolge rovina la vita, vergine con tutte le mie aspettative ancora intatte, con quel sorriso aperto puro brillante di chi non e' ancora stato deluso tante troppe volte dal lato piu' umano e fragile della nostra esistenza, l'amore.....riapro gli occhi chiusi su quell'immagine, alzo la testa e forse per la prima volta capisco che e' ora di smetterla finirla con le tragedie e i drammi...quella che sono oggi e' il risultato delle esperienze vissute finora, e quel sorriso non sara' mai uguale ma magari potro' farlo risultare diversamente interessante brillante aperto....una pagina bianca attrae lo scrittore che puo' inventarla e crearla a suo piacimento, una pagina scritta attira il lettore per la curiosita' di quello che vi leggera'....le mie pagine bianche sono ancora tante e di piu', quelle ormai scritte posso solo rileggerle un'ultima volta, trarne tutto il possibile per poi girarle e non rimpiangerle, concentrandomi sulla stesura del nuovo, del futuro, di quello che verra'....."you could not change the past, but the future could be a totally different story, and it has to start somewhere...."

lunedì 12 novembre 2007

...can't push the river.....

....una volta, non troppo tempo fa, fumare una bella sigaretta quando mi sembrava che il mondo circostante mi crollasse addosso da un momento all'altro mi aiutava a calmare i nervi, a fare un bel respiro - ok, pieno di nicotina ma sempre liberatorio - e a riuscire a vedere il mondo sotto un altra luce....adesso no, l'espediente sigaretta non mi regala piu' la pace desiderata dei nervi impazziti, mi fa anzi venire la nausea e il male allo stomaco, due sensazioni non troppo piacevoli specie se associate al "malessere mentale"....da un lato dovrei essere contenta, forse sotto questo apetto sono cresciuta, non ho piu' bisogno di espediente alcuno per gestire i miei stati d'animo e dovrei riuscire a farcela da sola, lavoro di mente cuore cervello...dall'altro lato pero' mi chiedo:"Come faccio stasera a distrarre la mente dal pensiero fisso che la occupa?" a cos'altro posso appellarmi considerando che la Nutella e' finita da un pezzo e alcolici non ne ho perche'' alla fine non sono un'appassionata....
Come se non bastasse oggi e' il giorno dei veterani e Pilates non c'e', percio' anche lo sfogo fisico va a quel paese e la camminiata di ieri su per la montagna oggi non ha piu' effetto, anche se i miei muscoli la pensano diversamente...insomma ho esaurito tutte le cartucce SFOGO e non mi resta che scrivere, anche se alla fine, strano ma vero, non ho poi cosi' tanto da dire, si tratta di sensazioni complicate che vanno e vengono, che non mi mollano ma che non riesco a spiegare...
Il fatto e' che sto semplicemente concentrando tutte le energie che di solito uso per pensare e farmi un sacco di seghe mentali per non farmi sopraffarre da me stessa, la me stessa ansiosa impaziente nevrotica che adesso come adesso non riesce proprio a stare al suo posto, prevaricando la razionale riflessiva ponderante e calma (esiste davvero, ve lo assicuro) MariaLaura, quella che considera tutti i lati delle situazioni, cercando di non impanicarsi e vedere la realta' pura e semplice come si presenta, non assurdamente farcita di paranoie, ansia, previsioni, assunzioni, seghe mentali.....ma stasera la mia impaziente meta' non sembra proprio capirlo e credo che arrivata a questo punto la mia luce in fondo al tunnel sia solo quella di leggere e rileggere fino allo sfinimento o meglio al convincimento la frase di una piece teatrale che si intitola "Still Sense" (Tranquillita') e che e' stata scritta e recitata da un'amica bulgara di Phoenix....:"I want to learn how to keep myself from giving up on myself..." (Voglio imparare come non darla su a me stessa).....adesso sembra proprio la cosa piu' facile, darla su a me stessa, seppellirmi sotto al magico piumone IKEA, spegnere tutti i telefoni e lasciarmi semplicemente andare al vento che tirera' da queste parti tra stasera e domattina, sperando solo che sia favorevole alla mia rotta.....
Buona notte stelle.....

giovedì 8 novembre 2007

Ossesse e Iccasse......

....Rossella e Riccardo per coloro che non hanno fatto l'universita' con noi...
Si perche' per chi non li ha mai sentiti nominare, loro due non fanno parte degli amici del '97, anche se anche loro hanno raggiunto la bellissima maggiore eta' nello stesso anno, a qualche km di distanza da Bologna....lei nella terra dei motori italiani per eccellenza e dell'aceto balsamico, lui nella nostra capitale di automobili, vini rossi pregiati e della mia passione, la Gianduja....
Li avrei incontrati l'anno dopo, settembre 1998, Cinema Modernissimo con Rossella alla prima lezione di matematica, soggiorno di casa mia tramite Tiziana con Riccardo, che io ho conosciuto come Corrado.....da allora non ci siamo piu' lasciati, 9 anni di esami, telefonate, libri fotocopiati, camminate a Cesena, cene per celebrare qualche bel voto, scambi di opinioni e consigli prima su fidanzati/e poi anche sul lavoro, sms ed autostrade per cercare di riunirci quanto piu' possibile data la vita frenetica di Riccardo, di stanza a Milano ma sempre con la valigia in mano, i mille impegn i di Rossella che gestisce un'azienda da sola sui monti sanmarinesi, e la mia collocazione dall'altra parte del mondo.....
Quando ci si vede, occasione rara, e' sempre una festa, un'emozione lunga una sera, una sequela di aneddoti sorrisi risate canzoni prese in giro accenti varii...quando ci si lascia la Mari, che e' la piu' commuovibile dei tre, ha sempre l'occhio lucido e l'ansia del "a quando la prossima volta?", Rossella dice di farsi sentire che lei guida dappertutto mentre Riccardo snocciola una serie di impegni per almeno i 6 mesi successivi che ci fanno cadere braccia e speranza....ma appena il tempo di baciarsi su guance o labbra a seconda dell'umore e di guardarsi un'ultima volta prima di voltarsi le spalle, e gia' il cellulare risuona dell'sms appena arrivato, un'unica scritta per 3 telefoni..."E' sempre bello rivedersi....a presto, un bacio"....e questa e' la carica per ripartire, l'emozione da conservare fino alla prossima cena....chissa' quando....
E proprio il mese scorso ci siamo ritrovati tutti e tre a Rimini per il TTI...priceless....lasciandoci con il solito, chissa' quando ci rivedremo...
E oggi, in un pomeriggio affollato di emails e di qualche amarezza fra socie/colleghe, suona il mio cellulare...Riccardo appare nello schermo...."Hello" rispondo io, "Ciao" dice lui " Sono a Roma e c'e' qui un tuo fornitore che ti vuole salutare...." e si, mi fregano, Rossella prende eil telefono si spaccia per una certa Sara di Gubbio e io la riconosco solo dopo 10 secondi da che ha iniziato a parlare....e giu' di chiacchere risate stronzate, con Riccardo che aggiunge cose in sottofondo e a me che si stringe il cuore a sentorli insieme e a non poterci essere....10 minuti al telefono, ci salutiamo con la promessa di scriversi emails vederci a Natale telefonarci nel weekend....e questo e' l'importante della nostra amicizia....non importa quando esattamente ci rivedremo, saremo piu' vecchi, magari sposati fidanzati genitori, imprenditori di successo o impiegati falliti, a cena o in un aeroporto, e sara' sempre come esserci appena lasciati, sara' sempre la stessa emozione lo stesso batticuore lo stesso luccichio negli occhi.....
A presto preziosissimi Ossesse e Iccasse....
.....la vostra Mbarialasse bruco....

mercoledì 7 novembre 2007

Leggero......

http://it.youtube.com/watch?v=wOicemqyi5o
"....e le senti le vene PIENE DI CIO' CHE SEI, e TI ATTACCHI ALLA VITA CHE HAI...Leggero come il vestito migliore, senza andata ne' ritorno, senza destinazione, Leggro nel vestito migliore SULLA TESTA UN PO' DI SOLE ed in bocca una canzone...."

Tornando a casa dal mio Pilates stasera avevo la macchina scoperta e la voce di Ligabue che in mezzo alle strade del deserto urlava il suo essere Leggero....e ho rivisto la MariaLaura a 18 anni perche' questa e' decisamente la mia canzone del 1997, la canzone dei miei 18 anni, cantata a squarciagola in un nastro da 90' per la mia amica Elisa, scritta sul retro di un biglietto per il moroso dell'epoca, urlata al primo concerto fuori Bologna, un sera di fine giugno a San Siro con mio padre e la sua Astra blu bloccati in mezzo al traffico post concerto che non ci trovava.....
E quante ne sono cambiate di cose da quel giugno '97....il moroso dell'epoca vive dalla mia parte dell'oceano e si e' sposato, per il suo compleanno l'Elisa riceve da me solo una telefonata piuttosto breve (ma intensa aggiungerei ;)) e non piu' nastri interamente cantati dalla sottoscritta, e forse e'anche piu' contenta....ma le amiche che hanno condiviso con me quei 18 anni, la patente, le prime grandi liberta', le prime conquiste, l'ultimo anno del liceo, il primo grande amore, la prima vacanza da soled, quelle non sono cambiate, sono ancora li'...e a loro e' andato il mio pensiero stasera mentre guidavo e cantavo, naturalmente a squarciagola, buttando la mia solita testa rossa (neanche quella e' cambiata) all'indietro per godermi il cielo meraviglioso di questo deserto infinito, a loro va la mia dedica per quello che abbiamo avuto e abbiamo ancora dopo tutti questi anni....cliccate su YOU TUBE, guardate il cielo furoi dalla finestra di Ozzano Bologna San Lazzaro e chissa', magari lo staro' guardando anchio e i nostri occhi si incroceranno tra i due oceani....
E anche se questa leggerezza dei miei quasi 30 anni e' sicuramente diversa da quella di allora, piu' rara da riconoscere con le responsabilita' della vita che aumentano, stasera mi sono sentita di nuovo leggera io stessa, leggera con i miei problemi quotidiani, le mi aspettative cambiate, le mie incertezze ancora presenti, i miei sogni e desideri diversi ma sempre imponenti palesi presenti, in un certo senso difficili da realizzare ma anche da abbandonare....mi sono sentita leggera perche' ho visto chiaramento lo sforzo l'energia e la fiducia con cui a 18 anni stavo costruendo pian piano la donna che sono diventata ora, muovendo i primi passi nel mondo in cui ora cammino piu' o meno sicura corro danzo, e nonostante tutti i miei mood swings, le mie lamentele, le mie lacrime e i musi lunghi mi guardo e sono soddisfatta di quello che ho, sono leggera perche' anche se la vita mi mette davanti piccole grandi prove, piccoli grandi ostacoli, mi riempie anche di immense soddisfazioni...e il sorriso di 10 anni fa non e' cambiato per nulla da quello di stasera, ascoltando la mia leggerezza di allora cantata dove mai avrei pensato di sentirla e apprezzarla...
A voi care amiche...