..e' il verso di una canzone degli Stadio che stavo ascoltando ieri mattina e che proprio ieri mattina, ma anche oggi a dire il vero!,. non avrebbe potuto essere piu' appropriata al mio umore nero, nerissimo...
Christams is all around...e sicuramente abitando negli Stati Uniti non puoi non accorgertene...canzoni di Natale ovunque, case illuminate a somiglianza dell'albero di Natale di NYC, pacchi pacchetti pacchettini, coccarde fiocchi file astronomiche e carrelli pieni di regali, iniziative caritatevoli per raccogliere soldi regali alberi di Natale per che ne ha piu' bisogno di noi, e tanti, infiniti Christmas parties...cosi mielosi che ti fanno venire il latte alle ginocchia.
I'm a party girl, am I not?!? Allora quando circa un mese fa sono cominciati a fioccare gli inviti alle varie feste di Natale i miei occhi non potevano che brillare di gioia mentre le mia labbra si schiudevano per accettare gli inviti, sorridendo....
Poi venerdi sera la prima festa, accompagnando un'amica, la festa di Natale della sua azienda...lo scenario e' quello di uno dei piu' esclusivi country clubs della citta', il cibo tanto da sfamare un pases disagiato e l'alcohol piu' o meno il doppio del cibo, fate voi le proporzioni...io nel mio vestito italiano sono di gran lunga la piu' elegante in mezzo alla squadra di cinghiali che popola la festa, festa prepotentemente posseduta da uno sciame di coppie senza fine, che fanno la fila a chiedere a noi due, ragazze single sulla trentina, come mai cosi belle intelligenti di successo non abbiamo il fidanzato e dobbiamo accompagnarci a vicenda...della serie, siete fortunati che se vi orendo a schiaffi mi si rovina il manicure, altrimenti due ceffoni ben piazzati on glieli levava nessuno.
Io ho sempre adorato Natale, la vigilia a casa nostra con pesce e giochi di societa', il pranzo dalla nonna Maria, con la salsa, il polpettone e quella zuppa imperiale che davvero non mi piaceva, potessi averla adesso mangerei anche il piatto!, e Santo Stefano in campagna dalla zia Emilia...le vacanze da scuola, le ore interminabili passate a cercare di indovinare cosa potesse esserci dentro ogni pacchetto, la curiosita' di andare a vedere il nuovo film della Disney in mezzo alla folla del 25 sera, spettacolo delle 20....adoro ancora Natale, i regali, gli amici, la vigilia, il pranzo...solo che ogni anno, man mano che la cifra della mia eta' aumenta, lo sento sempre meno e dall'immenso piacere che era si trasforma sempre piu' in ansia, enorme e incontrollabile....
A tutto questo si aggiunge la mia infallibile capacita' di imitare la Rossa di Maranello: da 0 a 100km in 4 secondi, io riesco in tranquillita' ad andare da 3 a zero in meno di 12 ore...assolutamente non male e parecchio thoughts provocking, come direbbe una vecchia conoscenza...percio' il mio cervello si incarta e aggroviglia in tutti i pensieri piu' strambi del mondo, dalla transizione aziendale che dal lunedi al venerdi occupa il 110% dei miei pensieri, alla solitudine di cui ormai sono cosi stanca che non ne posso piu' ma alla quale purtroppo non vedo una soluzione data la pochezza di scelta che mi viene proposta, alla clinica spagnola che da semplice pensiero comincia a diventare progetto sempre piu' vivo e presente, al pattern che piu' cerco di eliminare piu' continuo a seguire, al fatto che Natale e' bello quanto vuoi ma se ti manca un piccolo pezzettino di amore non e' la stessa cosa, al fatto che questo Natale non sara' cmq la stessa cosa perche' non torno a casa, a Bologna, a passeggiare sotto i portici dell'Archiginnasio mentre magari nevica e l'albero in Piazza Nettuno scintilla di luci, e le due torri illuminano a giorno Via Rizzoli e tutta la citta'...ed e' la prima volta che non torno non per scelta mia ma per forza di cose e di vita, la prima volta che mi sento davvero cosi' lontana da casa e che non riesco nemmeno a fare un programma per quando ritornare almeno a visitare casa....oggi e' il 13 dicembre, Santa Lucia, a Bologna c'e' il mercatino alla chiesa dei Servi, tappa fissa del Natale di ogni bimbo o comune cittadino bolognese...e' da anni che per un motivo o per l'altro non ci metto piede, non ci passo nemmeno vicino...oggi mi vestirei a puntino e andrei a farci un giro, comprando il torrone e il croccante, e magari qualche piccolo regalino tanto per...ma l'essere adulti e responsabili questa volta ha prevalso sul mio essere una ragazzina nell'animo, percio' tra un itinerario e una lavatrice preparo il calendario del weekend di Natale a Phoenix con la mamma e Giuseppe, ascolto il mio jazz che mi calma i nervi, fumo la classica u.s. e siccome :"What does not kills you makes you stronger", tiro su le spalle e ghigno sul Natale, che in un attimo sara' passato e l'anno prossimo sara' indubbiamente migliore.
domenica 13 dicembre 2009
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