Sono soddisfatta e riposata: per la seconda mattina di fila mi sveglio alle 11, dopo circa 8/9 ore di sonno indisturbato, come non facevo da tanto tempo e come mi ci voleva davvero...niente sogni da interpretare, niente incubi da dimenticare, niente pensieri, solo nanna, tanta nanna per recuperare il fuso veneziano e per rafforzare quella pace e surreale tranquillita' che da una settimana mi accompagnano, e che non so quanto rimarranno al mio fianco ma per il momento cerco di non spaventarle e me le godo, contenta perche' sono sola con me stessa, senza arrovellarmi il cervello e le budella e soprattutto senza nessuna telefonata da aspettare invano, considerando che anche il mio compagno di giochi e' partito e le chiacchere stanno a zero....e' bello quando non hai aspettativa alcuna, fai le tue cose, mind your own business, aspetti impaziente di andare a San Diego e lasci che la vita ti sorprenda come solo lei sa e puo' fare quando tu glielo permetti.....
Mi allzo dal letto e mentre faccio colazione noto con piacere che mi hanno consegnato il New York Times, questa volta non voglio lasciarlo ingiallire ma lo voglio leggere subito, curiosa soprattutto della pagina Sunday Styles, che mi fornisce sempre una grande quantita' di citazioni e ispirazioni...allora decido di spalmarmi ben bene di crema solare per evitare di bruciarmi e mi stendo sul mio lettino di legno, sotto il sole caldo e insistente che batte a Phoenix a mezzogiorno...leggo e ascolto i suoni intorno a me...i miei micetti fanno la spola tra casa e giardino, che non credo siano in grado di sostenere i 45 gradi odierni. Il loro tenue miagolio e il rumore delle pagine del giornale che girano sono gli unici suoni presenti nel mio giardino e attorno alla casa, che' nessuno osa uscire allo scoperto in queste ore calde del giorno, vuoi mettere il calore vero del sole estivo con il gelo dei soggiorni decorati ad aria condizionata?E mi vengono alla mente le numerose estati italiane, quando sole e umidita' sono cmq una benedizione perche' e' estate, si va al mare, si fa il bagno, si sta fuori, non si va a scuola, si mangia il gelato, la cocomera, il melone, le giornate sono lunghe e non viene mai buoi, si gira mezzi nudi sul motorino e aprono i locali all'aperto, dove incontrare tutta quella Bologna che magari non vedi da un po'....e l'estate porta quell'odore di sole che e' difficile da spiegare ma inconfondibile al mio naso, sentito tante innumerevoli volte su me stessa e su i miei compagni di avventure estive, odorato nell'aria delle varie estati nei varii luoghi, basta che mi fermi un attimo e lui e' lui, pronto ad essere annusato e incamerato nel mio bagagliod ei ricordi, che' ogni odore si sole e' differente, perche' il sole scalda ognuno di noi in maniera diversa e si infiltra in ogni aria diversamente, forse anche a seconda del mio umore quando lo colgo, forse anche a seconda del grado di relazione che mi lega alla persona che lo emana, perche' piu' mi ci avvicino piu' si fa intenso, inebriante, indimenticabile...leggo le pagine della politica estera e di come la Gran Bretagna voglia ritirare le sue truppe dall'Afghanistan e penso che alla fine non ci sto pensando quasi piu' a quel signore serio che proprio non riusciva a capirlo l'odore del sole a Venezia, e mi fa un effetto piacevole yet malinconico vedere chiaramente la rarefazione dei miei pensieri nella sua direzione, sulla strada del dimenticarsi e lasciar andare..nonetheless continuano as esserci sulla mia strada segnali che conducono la mia mente alla sua terra, al suo lavoro, e non posso fare a meno di chiedermi cosa stara' facendo, come stara' e sperare all'ultimo che stia bene e sia felice, anche senza di me, come del resto lui ha scelto.
Adesso fa troppo caldo e ho finito di leggere il Sunday Styles...la pagina dei matrimonii annuncia un matrimonio glamorous a New York e conclude l'articolo con le fatidiche parole dello sposo:"It's true that you find love when you are not looking. It grabs you. It grabbed me".....e' ora di chiudere il lettino e rincasare, al riparo dal sole, coccolata dall'aria condizionata...ma prima di entrare in soggiorno annuso ancora la pace tranquillita' e silenzio del mio giardino, il suo odore di sole tanto simile a quelli gia' annusati in passato yet cosi' diverso per many motivi e mi ritrovo bambina o ragazzina ad assoparare ogni centimentro delle mie estati a Bologna, Riccione e dintorni..."We are the sum total of everyone who has had part in our life journey, all the people who have touched us along the way"...di tutti gli odori di sole annusati e gustati durante le estati della nostra vita...e chiudo la porta finestra pensando a Lara, alla mia vita tutta da vivere e soprattutto al fatto che stando tranquilli e sereni, serafici la vita puo' essere proprio meravigliosa....Buona domenica***
domenica 12 luglio 2009
mercoledì 8 luglio 2009
I'm yours
...suona alla radio mentre torno dalla visita dentistica pensando che ho finito l'invisalign e quando l'ho iniziato a fine ottobre tutto sembrava piu' roseo e pieno di quelle belle aspettative che adesso sono svanite, perse, finite. For real and for good.
Ma per qualche ragione stamattina la voce di Jason fa sembrare le cose migliori, le disegna con la luce giallo-bianca del sole del deserto delle 9am, quel sole che scalda anima e corpo e che fa dimenticare tutto quello che magari non va e che pesa sulla nostra vita e nella nostra testa...ascolto il pezzo di punta di questo cantante pop alternativo di san Diego e ricordo la mia amica Jenny e i nostri weekend Summer 2008 a San Diego, belli spensierati degni di essere vissuti in tutto e per tutto, incuranti delle conseguenze....stammatina mi torna alla mente l'energia del concerto di Byonce' di ieri sera e la vita mi appare come un fiore appena dischiuso, bello da guardare e con la curiosita' di scoprire cosa nascondono e porteranno con loro quei petali ancora racchiusi, che si apriranno piano piano, secondo quel disegno del destino misto alla volonta' e alle decisioni autonomamente prese...e la notte agitata da quel sogno che mi ha mostrato la mia peggiore paura e ipotesi svanisce nel colre del sole e nella voce del cantante mista alla mia che grido mentre guido, e a quella della Jenny che non posso fare a meno di non ricordare qualvolta ascolto queste note...e sorrido sorrido sorrido pensando che si, we attract what we project ragion per cui dovrei smettere di pensare al peggio concentrandomi invece su quello che voglio e in cui spero e credo, e che si materializzera' sotto i miei occhi, quando meno me lo aspetto, because it cannot happen otherwise and it won't...e anche l'ennesima sfida di domani, la partenza di quel mio compagno di giochi a cui seguira' quella conosciuta solitudine che permette alla mia testa di prendere il sopravvento e giocare con tutta me stessa senza pudore ritegno rispetto, non sembra poi cosi' insopportabile ed inaccettabile con questa convinzione in mente, San Diego confusa tra le montagne di Phoenix e la carica energetica della musica dolce/dura/motivante di Beyonce' ...e proprio poco prima di chiudere la capote, spegnere la radio e cominciare la mia giornata lavorativa decido di riscrivere quell'email e spedirla, che tanto peggio di cosi' non puo' andare e anzi, che tanto la Sardegna e' prenotata e io sono sempre io, no matter what...barcollo ma non mollo diceva sempre l'Eva....sacrosanto...
Ma per qualche ragione stamattina la voce di Jason fa sembrare le cose migliori, le disegna con la luce giallo-bianca del sole del deserto delle 9am, quel sole che scalda anima e corpo e che fa dimenticare tutto quello che magari non va e che pesa sulla nostra vita e nella nostra testa...ascolto il pezzo di punta di questo cantante pop alternativo di san Diego e ricordo la mia amica Jenny e i nostri weekend Summer 2008 a San Diego, belli spensierati degni di essere vissuti in tutto e per tutto, incuranti delle conseguenze....stammatina mi torna alla mente l'energia del concerto di Byonce' di ieri sera e la vita mi appare come un fiore appena dischiuso, bello da guardare e con la curiosita' di scoprire cosa nascondono e porteranno con loro quei petali ancora racchiusi, che si apriranno piano piano, secondo quel disegno del destino misto alla volonta' e alle decisioni autonomamente prese...e la notte agitata da quel sogno che mi ha mostrato la mia peggiore paura e ipotesi svanisce nel colre del sole e nella voce del cantante mista alla mia che grido mentre guido, e a quella della Jenny che non posso fare a meno di non ricordare qualvolta ascolto queste note...e sorrido sorrido sorrido pensando che si, we attract what we project ragion per cui dovrei smettere di pensare al peggio concentrandomi invece su quello che voglio e in cui spero e credo, e che si materializzera' sotto i miei occhi, quando meno me lo aspetto, because it cannot happen otherwise and it won't...e anche l'ennesima sfida di domani, la partenza di quel mio compagno di giochi a cui seguira' quella conosciuta solitudine che permette alla mia testa di prendere il sopravvento e giocare con tutta me stessa senza pudore ritegno rispetto, non sembra poi cosi' insopportabile ed inaccettabile con questa convinzione in mente, San Diego confusa tra le montagne di Phoenix e la carica energetica della musica dolce/dura/motivante di Beyonce' ...e proprio poco prima di chiudere la capote, spegnere la radio e cominciare la mia giornata lavorativa decido di riscrivere quell'email e spedirla, che tanto peggio di cosi' non puo' andare e anzi, che tanto la Sardegna e' prenotata e io sono sempre io, no matter what...barcollo ma non mollo diceva sempre l'Eva....sacrosanto...
sabato 4 luglio 2009
Long distances create great journeys
E anche questa e' fatta...sto tornando da Venezia e dall'aver superato il mio primo viaggio in Europa senza aver appuntamento ne' aver visto l'ennesimo..non succedeva da poco meno di un anno e avevo una bella agitazione nel pensare a come l'avrei presa questa novita'...apparentemente bene, sono arrivata, ho lavorato, mangiato e bevuto in abbondanza, riso a crepapelle e sto ripartendo, sempre quella di prima, sicuramente ingrassata di qualche cilo grazie alle ombre e alla deliziosa cucina lagunare, ma sempre io, an intensely savory well traveled intellectual who can kick asses almeno secondo l'accurata definizione di un compatriota del mago Copperfield, con cui ho fatto l'educational tour post workshop e il cui accento riusciva ancora a farmi sussultare e batter il cuore ogni volta, ad ogni parola, ad ogni battuta, ad ogni modo di dire: stag do, quid, bloke,....chiudo gli occhi e lui e' li', di fronte a me all'aeroporto, come mi piaceva aspettarmelo e come questa volta non l'ho trovato, lui e' li' che mi corregge vocaboli e pronuncia con quell'espressione corrucciata che lo contraddistingue, come se fosse perennemente annoiato, lui e' li' che mi racconta qualcosa nei rari momenti in cui si apre e confida, lui e' sempre li', onnipresente nella mia testa, definitivamente e chiaramente assente nella realta' vera della mia vita e dei miei giorni, una semplice fantasia creata dalle mie aspettative e dal mio desiderio, ma cosi' vera che basta un qualsiasi vago accento britannico a resuscitarne le sembianze, i gesti, la voce...."chissa' dove sei tu adesso? vorrei dirmi fa lo stesso, mentre piove a piu' non posso, mentre qui io muoio un po'...." e io continuo a pormi la domanda della curiosita', certa che non avro' una risposta e incerta sul "what's in it for me?" perche' continuo a farmi domande che non mi aiutano anzi tutto il contrario?!? Non so, saro' anche una che sa quello che vuole e kick asses ma in queste situazioni sono sperdutissima...."Times are hard when things have got no meaning".....Venezia e' sempre bellissima, vissuta 3 giorni con la mamma e' poi anche meglio, si affronta tutto in maniera piu' facile anche se a volte la sua franchezza e il suo giudizio tagliano come un coltello dentro quella ferita ancora troppo fresca per non sanguinare e piangere amaro....la fiera niente di che ma rivedo facce amiche che non vedevo da tanto e con cui e' cosi' facile ridere che per un attimo la mente si dissocia e ritorno ad essere la io che mi piace, amusing endearing engaging sempre e comunque...un educational tour degno di essere fatto, con tanti strani interessanti personaggi che mentre mia cultura personale si arricchisce, la mia espressione facciale non riesce a smetter di prendere la posa del riso, e mi sento bene, nonostante l'accento del ricordo...il tutto coronato dalla ciliegina sulla torta delle mie ragazze in visita a Venezia per cenare assieme e festeggiare questi strani intensi tantoi attesi e temuti 30 anni...Greta Natu Rosi e Jenny in una sera sola, a ridere, scherzare, confessarsi, spettegolare e soprattutto ritrovarsi, ognuna con il suo bagaglio di domande crucci e perche', ognuna con qualcosa da dare e prendere alle altre, ognuna con quella se stessa che cmq, nonostante il passare degli anni, a cambiare non ci pensa proprio nemmeno per un attimo....e basta quella serata insieme a qualche momento madre-figlia e qualche grassa risata con i colleghi a farmi godere questo breve viaggio lagunare seppur non caratterizzato dall'incontro con quei due occhi grigio verdi dall'accento strettissimo...."it's plain to see we're over and I hate when things are over and so much left undone..."...domani torno a Phoenix con l'iPod pieno della mia musica e un passaggio quasi sicuro dall'aeroporto, mentre dal mio bagaglio a mano fanno capolino "Fausto e Anna" "The Way We Were" "Oceano Mare" e "Single senza pace"...i primi incerti passi verso la guarigione....
martedì 16 giugno 2009
The Scientist
"Volevo che vedessi Parigi per la prima volta con un uomo che ti amera' sempre, qualsiasi cosa accadra'" e' una frase che Gwyneth Paltrow ha scritto sul suo blog per ricordare suo padre che gliela diceva sul volo Parigi -Londra poco prima di morire...e leggendo quella bella intervista all'attrice anglo-americana mi sono trovata a riscoprire la musica dei ColdPlay, soprattutto quella piu' vecchia, ma anche la recente stupenda e vibrante Vida La Vida...tra i loro successi di qualche tempo fa c'e' The Scientist, che mi e' venuta in mente oggi pensando ai movimenti vertiginosi e senza tregua della mia mente negli ultimi giorni, movimenti pieni zeppi di parabole ellissi calcoli e ipotesi da essere davvero comparabili a quelli che avvengono nella testa di uno scienziato..ok, forse sto esagerando e mi sto dando troppa importanza, ma da quanto penso e' come se sentissi gli ingranaggi del mio cervello muoversi senza posa alcuna....
Continuo a pensare ad eventuali errori mancanze pensieri esposti troppo o troppo poco, continuoa a scervellarmi ogni giorno che passa sul come avrei potuto reagire rispondere sorridere modulare il tono della voce le parole la rabbia l'amore...l'amore non si modula, si attenua con il passare del tempo ma davvero non c'e' mai stato nessuno che mi abbia parlato di un pulsante per alzare/abbassare il volume dell'amore, non non si modula e non credo valga la pena farlo....digressione a parte mi piacerebbe davvero sapere dove e qual e' stato il mio errore madornale, quello che fa scomparire tipo Mago Copperfield, che fa scappare cosi veloce che carl Lewis e' un pivello, che spaventa cosi' tanto che nemmeno la casa degli orrori al Luna Park..mi farebbe piacere saperelo per evitare di riterlo in futuro with whoever, perche' io che sono cosi' autocritica nei miei confronti un errore qui non lo riesco a vedere, e vi assicuro che mi ci sono impegnata parecchio per scovarlo nelle pieghe del mio comportamento...si stara' nascondendo bene proprio per farmi andare di testa, facendomi dimezzare la mia concentrazione sul lavoro e su tutto il resto e facendomi stancare come se non dormissi abbastanza...perche' come cantavano gli Oasis milioni di anni fa:"Times are hard when things have got no meaning..." e qui mi sembra che un significato proprio non ci sia, o forse e' un altra di quelle cose che io non riesco a trovare/vedere....ma come dice qualcuno di veramente saggio "SOMETIMES THE BEAUTY IS IN THE ATTEMPT" e io piu' sforzo di cosi' credo di averlo mai fatto e credo che non avrei potuto farne, percio' la mia parte di bellezza alla fine ce l'ho....and I move on, la vita continua, sabato sono andata a praticare il mio swing che sta diventando ogni volta migliore e domenica sono andata a ballare il tango ad una milonga squallidissima in una canonica!!!e uno dei miei "milongueros" mi ha fatto notare come per imparare il tango ci vuole pazienza costanza determinazione e soprattutto testardaggine, che alla fine you nail it down and you become a beautiful dancer....mi sembra che la testardaggine e la determinazione non mi siano mai mancate, la costanza la stavo sperimentando ma sono stata interrotta bruscamente e in quanto alla pazienza be', ve lo devo dire io?!?
Continuo a pensare ad eventuali errori mancanze pensieri esposti troppo o troppo poco, continuoa a scervellarmi ogni giorno che passa sul come avrei potuto reagire rispondere sorridere modulare il tono della voce le parole la rabbia l'amore...l'amore non si modula, si attenua con il passare del tempo ma davvero non c'e' mai stato nessuno che mi abbia parlato di un pulsante per alzare/abbassare il volume dell'amore, non non si modula e non credo valga la pena farlo....digressione a parte mi piacerebbe davvero sapere dove e qual e' stato il mio errore madornale, quello che fa scomparire tipo Mago Copperfield, che fa scappare cosi veloce che carl Lewis e' un pivello, che spaventa cosi' tanto che nemmeno la casa degli orrori al Luna Park..mi farebbe piacere saperelo per evitare di riterlo in futuro with whoever, perche' io che sono cosi' autocritica nei miei confronti un errore qui non lo riesco a vedere, e vi assicuro che mi ci sono impegnata parecchio per scovarlo nelle pieghe del mio comportamento...si stara' nascondendo bene proprio per farmi andare di testa, facendomi dimezzare la mia concentrazione sul lavoro e su tutto il resto e facendomi stancare come se non dormissi abbastanza...perche' come cantavano gli Oasis milioni di anni fa:"Times are hard when things have got no meaning..." e qui mi sembra che un significato proprio non ci sia, o forse e' un altra di quelle cose che io non riesco a trovare/vedere....ma come dice qualcuno di veramente saggio "SOMETIMES THE BEAUTY IS IN THE ATTEMPT" e io piu' sforzo di cosi' credo di averlo mai fatto e credo che non avrei potuto farne, percio' la mia parte di bellezza alla fine ce l'ho....and I move on, la vita continua, sabato sono andata a praticare il mio swing che sta diventando ogni volta migliore e domenica sono andata a ballare il tango ad una milonga squallidissima in una canonica!!!e uno dei miei "milongueros" mi ha fatto notare come per imparare il tango ci vuole pazienza costanza determinazione e soprattutto testardaggine, che alla fine you nail it down and you become a beautiful dancer....mi sembra che la testardaggine e la determinazione non mi siano mai mancate, la costanza la stavo sperimentando ma sono stata interrotta bruscamente e in quanto alla pazienza be', ve lo devo dire io?!?
mercoledì 10 giugno 2009
Viva la Vida
I am 30 years old, just 30 years old, and I find myself forced to change the way I view the world and how to get what I have always dreamed of...
I come from a state of mind where honestly is the key and loyalty a must, where you don't shoot who does not have a gun and where there is a fun time to play and a time to be serious and mature.
In my state of mind things are fairly easy and pleasant, words and promises are kept, where white is always white, maybe dirty white but never black or navy blue, and where life is lovely fun bright and a pleasure to be lived, with all its challenges and difficulties, but never so hard to understand and make it work, never to constantly slapping me even when it's crystal clear that i don't deserve it, never so mean that I keep wondering why....
I used to think that mine was the right state of mind, that i should keep believeing in it and I would have gotten what i wanted the way I wanted it, or almost...but now, today, I am understanding at a high cost that in order to have better chances in getting what I dream for and hope for I have to change this state of mind, adjusting it to a modern time that does not belong to me but it will better start sinking into my brain soon....
I got to stop thinking that being nice honest loyal and caring is the key and I have to start behaving like a real bitch with whom does not show any kind of respect whatsoever - not sure I'll be able to do so but can at least try.
Gotta stop smiling and be polite when my primary instinct tells me to scream and send everyone to hell, and fast.
Gotta stop saying Pardon me? and I'm sorry since nobody ever bothers to say those words to me.
Gotta start acting like I don't care about anyone and anything, until someone actually show me they care about me, and deeply.
Guess it all starts with me starting loving myself more and better, like I was the most importanta thing on this planet, which in fact I believe I am.
Maybe that is the key more than loyalty honestly smiles and kindness.
Maybe it all starts from ther, if only I was able to do that.....
I come from a state of mind where honestly is the key and loyalty a must, where you don't shoot who does not have a gun and where there is a fun time to play and a time to be serious and mature.
In my state of mind things are fairly easy and pleasant, words and promises are kept, where white is always white, maybe dirty white but never black or navy blue, and where life is lovely fun bright and a pleasure to be lived, with all its challenges and difficulties, but never so hard to understand and make it work, never to constantly slapping me even when it's crystal clear that i don't deserve it, never so mean that I keep wondering why....
I used to think that mine was the right state of mind, that i should keep believeing in it and I would have gotten what i wanted the way I wanted it, or almost...but now, today, I am understanding at a high cost that in order to have better chances in getting what I dream for and hope for I have to change this state of mind, adjusting it to a modern time that does not belong to me but it will better start sinking into my brain soon....
I got to stop thinking that being nice honest loyal and caring is the key and I have to start behaving like a real bitch with whom does not show any kind of respect whatsoever - not sure I'll be able to do so but can at least try.
Gotta stop smiling and be polite when my primary instinct tells me to scream and send everyone to hell, and fast.
Gotta stop saying Pardon me? and I'm sorry since nobody ever bothers to say those words to me.
Gotta start acting like I don't care about anyone and anything, until someone actually show me they care about me, and deeply.
Guess it all starts with me starting loving myself more and better, like I was the most importanta thing on this planet, which in fact I believe I am.
Maybe that is the key more than loyalty honestly smiles and kindness.
Maybe it all starts from ther, if only I was able to do that.....
venerdì 5 giugno 2009
Milonga Sentimental
"Ci sono giorni in cui anche il make up e' una perdita di tempo"....ieri era uno di quei giorni, per un numero infinito di motivi che iniziano a poco a poco la mattina e si accumulano con il passare delle ore, diventando totalmente insostenibili sul finire della giornata, soprattutto se la gia' poco felice giornata finisce con la cancellazione all'ultimo minuto di una cane fra amici gia' cancellata per ben due volte...DOMANI SMETTO!
Allora a questo punto ci sono due strade che uno puo' percorrere: tornare a casa in silenzio rimuginando sul da farsi e non trovando soluzione alcuna because it's all in my head, oppure accendere lo stereo della macchina a tutto volume e ascoltare 2, 3, 5 volte questa Milonga Sentimental, un caldo intenso sensule vivo e fantastico pezzo di tango nuevo http://www.youtube.com/watch?v=aIZj1m-rt1c&feature=PlayList&p=04142A7AA44131C9&playnext=1&playnext_from=PL&index=15
...e mentre il sole tramonta sulle strade di Phoenix nella mia testa arrivano varie idee sul come passarla questa serata affinche' possa, da sola, risollevare le sorti strambe di questa giornata...e le dita dalle unghie inspiegbilmente lunghe e manicurate alla perfezione si posano sullo schermo dell'iPhone componendo un sms per lasciarsi andare a quello che io ho tempo fa rifiutato ma che la Jenny considera essere buona terapia contro varii malanni..in caso di sfortuna, parte il secondo messaggio indirizzato ad un'amica, che drink e chiacchere fanno sempre bene, da che mondo e mondo...mentre l'iPhone comincia a trillare con i nuovi messaggi, gli Otros Aires continuano la loro sinfonia perfetta, a qualcuno piace caldo, a me piace caldo in questa catartica serata che mai piu' mi sarei aspettata cosi' presto cosi' in fretta, forte com'ero dell'energia portena e dell'accento britannico...ancora una volta imparo e cerco di applicare la teoria che davvero non si puo' mai essere forti di niente...e mentre le circostanze del caso decidono per un vodka/soda e candies a casa dell'amica causa terapia gia' impegnata, ricordo i versi finali di quel bellissimo articolo di qualche mese fa sul Sunday Times:" It's best to assume that heaven is right here right now and let the stars fall where they may".
Allora a questo punto ci sono due strade che uno puo' percorrere: tornare a casa in silenzio rimuginando sul da farsi e non trovando soluzione alcuna because it's all in my head, oppure accendere lo stereo della macchina a tutto volume e ascoltare 2, 3, 5 volte questa Milonga Sentimental, un caldo intenso sensule vivo e fantastico pezzo di tango nuevo http://www.youtube.com/watch?v=aIZj1m-rt1c&feature=PlayList&p=04142A7AA44131C9&playnext=1&playnext_from=PL&index=15
...e mentre il sole tramonta sulle strade di Phoenix nella mia testa arrivano varie idee sul come passarla questa serata affinche' possa, da sola, risollevare le sorti strambe di questa giornata...e le dita dalle unghie inspiegbilmente lunghe e manicurate alla perfezione si posano sullo schermo dell'iPhone componendo un sms per lasciarsi andare a quello che io ho tempo fa rifiutato ma che la Jenny considera essere buona terapia contro varii malanni..in caso di sfortuna, parte il secondo messaggio indirizzato ad un'amica, che drink e chiacchere fanno sempre bene, da che mondo e mondo...mentre l'iPhone comincia a trillare con i nuovi messaggi, gli Otros Aires continuano la loro sinfonia perfetta, a qualcuno piace caldo, a me piace caldo in questa catartica serata che mai piu' mi sarei aspettata cosi' presto cosi' in fretta, forte com'ero dell'energia portena e dell'accento britannico...ancora una volta imparo e cerco di applicare la teoria che davvero non si puo' mai essere forti di niente...e mentre le circostanze del caso decidono per un vodka/soda e candies a casa dell'amica causa terapia gia' impegnata, ricordo i versi finali di quel bellissimo articolo di qualche mese fa sul Sunday Times:" It's best to assume that heaven is right here right now and let the stars fall where they may".
sabato 30 maggio 2009
BOLEO Pugliese
Sono seduta nella hall del B&B fatto il check out della camera e pronta a lasciare l'atmosfera vitale e fervida di Buenos Aires per la calda calma piatta di Phoenix...niente di bellissimo o bruttissimo dura mai troppo a lungo....ma sto gia' pensando e magari anche proggrammando il prossimo viaggio in questa terra forse non piu' straniera per imparare un ballo che mi incanta e affascina come credevo possibile....
Ieri sera l'ultima milonga, Salon Canning, un vestitino rosso cangiante e i capelli di lato mi facevano essere la piu' sparkly e visibile di tutta la sala, forse non il massimo quando le tue dancing skills non sono paragonabili all'appariscenza esteriore, ma cmq good enough per attirare l'attenzione e ballare il piu' possibile, per praticare....la sala ha le luci soffuse e il pavimento di parquet lucido, un po' scivoloso che rende ancora piu; insicuri i miei passi incerti, almeno per le prime due tandas ballate con l'istruttore a cui posso dire di dovere il livello tecnico che ho raggiunto durante questo viaggio...e poi qualcosa si scioglie, finalmente un bel ragazzo giovane e aitante mi chiede di ballare e mi incanto nel seguire i suoi movimenti come creta nelle mani dello scultore, credo davvero che siano poche le sensazioni fisiche e mentali che si possono provare in questo movimento che crea un buon o cmq passabile tango.
La serata continua e mentre i miei piedi si sciolgono la stanchezza si fa sempre piu' timida e sono sicura che con la giusta compagnia potrei andare avanti a ballare tutta notte per godermi questa ultima sera, l'ammirazione degli occhi maschili e l'orgoglio che sento salirmi in tutto il corpo mano a mano che i miei movimenti si fanno sempre piu' fluidi nel seguire quelli del mio cavaliere per questi 9 minuti di vita.....il gruppo se ne va, decido di rimanere con l'sitruttore per l'ultima danza, sapendo che sara' sicuramente cosi' fantastica da rimanermi nella mente come il miglior ricordo da portare a casa e da pregustare chiudendo gli occhi nell'attesa di tornare a fare parte della movida milonguera della bella e strana Buenos Aires, cosi europea e cosi sudamericana da confondermi alle volte.
Parte un pezzo di Osvaldo Pugliese, una musica sensuale, forte, intrigante, i miei occhi si chiudono e con essi la mente, seguendo i passi di Isaac mentre mi sembra di volare alzando la gamba in un boleo mai eseguito prima e che mi regala una sensazione fortissima che parte dalla gamba e arriva fino al cuore, come raggiungi quel punto sopra l'infinito e aprendo gli occhi non riesci esattamente a capire dove ti trovi come perche' e con chi...eccolo il mio ricordo di questo primo viaggio a Buenos Aires, eccola la chiave per scoprire ancora un po' la mia passione per questo ballo sexy e molto intenso e cosi continuarne l' apprendimento con ancora piu' motivazione e spinta...eccola l'immagine che voglio conservare in one of my mind's drawers e far tornare alla mente quando qualcosa non andra' come programmato per qualsiasi motivo e le lacrime tenteranno di prendere il sopravvento e riempirmi gli occhi e la bocca, rubando lo spazio al sorriso e alle scintille dei miei occhi davanti allo spettacolo incomparabile del brutto anatroccolo che piano piano lentamente sta assumendo le sembianze aggraziate femminili e magnifiche del cigno.
E uno degli scopi nascosti di questo mio viaggio e' gia' stato raggiunto....l'ennesima prova che se voglio davvero posso provare a fare quasi qualsiasi cosa e riuscirci con risultati discreti/buoni, e se qualcuno da qualsiasi parte del mondo non lo riesce o vuole vedere allora forse e' davvero il caso di let go, magari voltandosi indietro con un po' di magone e domande ma senza pensarci troppo sopra, che tanto the foot will land anyway thanks to the gravity force and everything will be good....
Ciao Buenos Aires, hasta pronto
Ieri sera l'ultima milonga, Salon Canning, un vestitino rosso cangiante e i capelli di lato mi facevano essere la piu' sparkly e visibile di tutta la sala, forse non il massimo quando le tue dancing skills non sono paragonabili all'appariscenza esteriore, ma cmq good enough per attirare l'attenzione e ballare il piu' possibile, per praticare....la sala ha le luci soffuse e il pavimento di parquet lucido, un po' scivoloso che rende ancora piu; insicuri i miei passi incerti, almeno per le prime due tandas ballate con l'istruttore a cui posso dire di dovere il livello tecnico che ho raggiunto durante questo viaggio...e poi qualcosa si scioglie, finalmente un bel ragazzo giovane e aitante mi chiede di ballare e mi incanto nel seguire i suoi movimenti come creta nelle mani dello scultore, credo davvero che siano poche le sensazioni fisiche e mentali che si possono provare in questo movimento che crea un buon o cmq passabile tango.
La serata continua e mentre i miei piedi si sciolgono la stanchezza si fa sempre piu' timida e sono sicura che con la giusta compagnia potrei andare avanti a ballare tutta notte per godermi questa ultima sera, l'ammirazione degli occhi maschili e l'orgoglio che sento salirmi in tutto il corpo mano a mano che i miei movimenti si fanno sempre piu' fluidi nel seguire quelli del mio cavaliere per questi 9 minuti di vita.....il gruppo se ne va, decido di rimanere con l'sitruttore per l'ultima danza, sapendo che sara' sicuramente cosi' fantastica da rimanermi nella mente come il miglior ricordo da portare a casa e da pregustare chiudendo gli occhi nell'attesa di tornare a fare parte della movida milonguera della bella e strana Buenos Aires, cosi europea e cosi sudamericana da confondermi alle volte.
Parte un pezzo di Osvaldo Pugliese, una musica sensuale, forte, intrigante, i miei occhi si chiudono e con essi la mente, seguendo i passi di Isaac mentre mi sembra di volare alzando la gamba in un boleo mai eseguito prima e che mi regala una sensazione fortissima che parte dalla gamba e arriva fino al cuore, come raggiungi quel punto sopra l'infinito e aprendo gli occhi non riesci esattamente a capire dove ti trovi come perche' e con chi...eccolo il mio ricordo di questo primo viaggio a Buenos Aires, eccola la chiave per scoprire ancora un po' la mia passione per questo ballo sexy e molto intenso e cosi continuarne l' apprendimento con ancora piu' motivazione e spinta...eccola l'immagine che voglio conservare in one of my mind's drawers e far tornare alla mente quando qualcosa non andra' come programmato per qualsiasi motivo e le lacrime tenteranno di prendere il sopravvento e riempirmi gli occhi e la bocca, rubando lo spazio al sorriso e alle scintille dei miei occhi davanti allo spettacolo incomparabile del brutto anatroccolo che piano piano lentamente sta assumendo le sembianze aggraziate femminili e magnifiche del cigno.
E uno degli scopi nascosti di questo mio viaggio e' gia' stato raggiunto....l'ennesima prova che se voglio davvero posso provare a fare quasi qualsiasi cosa e riuscirci con risultati discreti/buoni, e se qualcuno da qualsiasi parte del mondo non lo riesce o vuole vedere allora forse e' davvero il caso di let go, magari voltandosi indietro con un po' di magone e domande ma senza pensarci troppo sopra, che tanto the foot will land anyway thanks to the gravity force and everything will be good....
Ciao Buenos Aires, hasta pronto
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