mercoledì 29 aprile 2009

Stream of consciuosness

"....the meaning of LIFE is a simple answer...It's to SURVIVE. Other than that, life is beautiful, wonderful, and GOOD, but ultimately, IS WHAT YOU MAKE OF IT. Given enough time solutions will present themselves; coincidences will happen; things will miraculously fall into place; good and bad will happen; but only a few things in life are "meant to be" or guaranteed..."
In questo giorno di pensieri pesanti, dove sono e chi sono, cantava Biagio Antonacci qualche, molto tempo fa....sono ancora qui, a farmi 1000 domande interrogandomi su non so nemmeno io piu' cosa....continuo ad organizzare lune di miele e non so nemmeno piu' se il vestito bianco e' quello che voglio, dopo averlo tanto sognato, continuo ad aspettare che il telefono suoni ma non so piu' nemmeno a che pro, chiudo gli occhi e lascio che tutti i miei perche' le mie domande le mie illusioni scorrano a piede libero nella mia mente mentre ho una pila infinita di carte di cui prendermi cura per mandare avanti questo mio business...cerco il capo del filo di lana che si perde tra il mio cervello e il mio cuore e quando un sorriso fugace sembra avermelo fatto afferrare mi rendo conto che mi e' gia' svanito tra le mani, senza che me ne accorgessi...dicono che dovrei fermare il mio cervello, stop picking on my brain, leave it alone, lasciarmi in pace per un po', libera di respirare a pieni polmoni senza il peso della spada di damocle di tutte le mie infinite elcubrazioni sulla testa...non ce la faccio, non mi hanno dato l'interruttore ON/OFF per i pensieri, che piu' sono assurdi difficoltosi e inutili piu' non se ne vogliono andare...e' che se mollo la presa ho paura di perderlo di nuovo, ho paura di ripiombare nell'abisso del silenzio, ho paura di perdere il contatto con quella piccola finestra di gioia che mi si spalanca ogni volta che....ho paura di rendermi conto davvero, sul serio, che si tratta solo di un'illusione inutile malsana e pericolosa, e non essendo sicura della mia reazione di fronte a queta rivelazione, preferisco non vedere, continuando ad occupare il cervello con la ricerca di modi per tenermi la mia stupida illusione, fino a che non sara' lei a svanirmi tra le mani, come una bolla di sapone, come neve al sole, senza una ragione senza un perche', quando meno me lo aspetto...

venerdì 17 aprile 2009

Tutto a posto e niente in ordine

"... sono stupendi i trent'anni, ed anche i trentuno, i trentadue, trentatrè, i trentaquattro, i trentacinque!Sono stupendi perché sono liberi, ribelli, fuorilegge, perché è finita l'angoscia dell'attesa, non è cominciata la malinconia del declino, perché siamo lucidi, finalmente, a trent'anni!Se siamo religiosi, siamo religiosi convinti. Se siamo atei, siamo atei convinti.Se siamo dubbiosi, siamo dubbiosi senza vergogna. E non temiamo le beffe dei ragazzi perché anche noi siamo giovani.Non temiamo rimproveri degli adulti perché anche noi siamo adulti. Non temiamo il peccato perché abbiamo capito che il peccato è un punto di vista.Non temiamo la disubbidienza perché abbiamo scoperto che la disubbidienza è nobile.Non temiamo la punizione perché abbiamo concluso che non c'è nulla di male ad amarci se c’incontriamo, ad abbandonarci se ci perdiamo: i conti non dobbiamo più farli con la maestra di scuola e non dobbiamo ancora farli col prete dell'olio santo. Li facciamo con noi stessi e basta, col nostro dolore, da grandi. Siamo un campo di grano maturo, a trent’anni. Non più acerbi e non ancora secchi: la linfa scorre in noi con la pressione giusta, gonfia di vita. E’ viva ogni nostra gioia, è viva ogni nostra pena, si ride e si piange come non ci riuscirà mai più. Abbiamo raggiunto la cima della montagna e tutto è più chiaro in cima: la strada per cui siamo saliti, la strada per cui scenderemo. Un po’ ansimanti e tuttavia freschi, non succederà più di sederci nel mezzo a guardare indietro e avanti, a meditare sulla nostra fortuna.."Oriana Fallaci da “Se il sole muore”
Un carissimo amico me l'ha inviata come augurio per il compleanno e credo sia uno dei pezzi meglio scritti della nostra letteratura, cosi' vero che fa male e apre la mia mente 360 gradi ogni sera che me lo leggo prima di addormentarmi, per imprimermi nella mente che e' davvero cosi', questa e' insieme l'eta' della ragione edel sentimento, l'eta' in cui senti tutto/a te stesso/a ai massimi livelli perche' hai imparato a conoscerti e sai come reagirai in certe situazioni, sai cosa ti fa stare bene o male, cosa ti irrita e cosa ti fa sorridere, conosci la tua solitudine e sai come affrontarla...continuo a mpensarci e mi sento come se stessi raccogliendo i frutti di quello che ho seminato nel passato, anche se non so bene quali siano, ma riconosco che in mezzo a tutta quest'ansia del tempo che passa volando e ti volti indietro e sei gia' un anno piu' vecchio, c'e' anche un briciolo di serenita' in piu' che prima non sentivo e che in mezzo al marasma di ragionamenti emozioni e sentimenti che a volte mi attanaglia, mi da un po' di tranquillita' e mi aiuta a vedere piu' chiaramente che questo e' solo un numero e non la fine del mondo..."just when the caterpillar thought thw world was over, it became a butterfly"...ecco cosa sto aspettando, le mie ali colorate e cangianti....

giovedì 9 aprile 2009

davvero?!?...NOOOOOOOOOOOOOO!

...e invece si, sono arrivati, sono qui, quasi quasi li posso anche toccare...e ogni 5 minuti circa mi alzo e mi metto davanti allo specchio per controllare che le rughe non siano aumentate e la forza di gravita' non abbia avuto la meglio sulla forza di volonta'.....per ora sembra tutto ok, ma arrivati solo da pochi minuti, credo che il decadimento ad essi abbinato si verifichera' lentamente e inesorabilmente a partire da oggi, nei prossimi giorni mesi anni...si lo so, sono fuori di testa e totalmente esagerata ma davvero fa effetto...poi lo so che e' solo uno stato mentale e in realta' non e' cambiato proprio nulla da ieri e dai 29, ma fa strano..."Quanti anni hai?" "30"....wow, chissa' come me li ero aspettata, ma non cosi', forse pensavo che avrei avuto piu' cose da pesare sul piatto della bilancia, anche se alla fine non ne ho poi cosi' poche...anyway, quello che e' fatto e' fatto, almeno per quanto riguarda la conta arrivati a questo "traguardo", all'entrata nel trentennio della mia vita, siccome gli anni li compio oggi e quello che c'e' bene, il resto si vedra' da oggi in poi...stranamente mi sento bene, consoltata forse anche dal fatto che tutti dicono che i 30 anni sono l'eta' migliore per uan donna, in cui ha acquisito la padronanza e la sicurezza di se stessa, di quella che e', delle sue potenzialita', dei suoi desiderii, aspettative esigenze, l'eta' in cui le donne dovrebbero aver imparato ad accettarsi per quello che sono, con la pancia la cellulite i cuscinetti, e dovrebbero per questo essere piu' belle e sicuramente piu' affascinanti...io mi sento in uno dei momenti migliori della mia vita, bella fuori come forse non lo sono mai stata, e bella dentro, la bellezza della serenita' interiore che sto piano piano costruendomi e con cui ho accolto questi nuovi anni e questo nuovo, a volte impressionante, numero....una delle canzoni a cui mi sono quasi assueffatta in questi ultimi 6 mesi dice:"Hold your own, know your name and go your own way and everything will be fine" (fatti forza, sappi il tuo nome e vai per la tua strada, tutto andra' bene) - sono sicura che tutto andra' bene, la ruota sta girando e mi sta facendo sorridere, perche' mi guardo allo specchio e insieme alle piccole rughe di espressione e a qualche chiletto in piu' vedo anche quante cose sono state fatte da un compleanno all'altro e come nonostante tutto il mio sorriso non ceda agli anni e alle piccole disavventure che la vita ci presenta di tanto in tanto..."la vita, il piu' bell'equilibrio instabile che esista"....e allora pronti via! all'assalto e godimento di questa nuova decade della mia esistenza...tanti auguri, da me a me.....

lunedì 6 aprile 2009

Out of the blue

...on a bubbling Sunday evening, with a lot of things to prepare for the week and that laziness that comes from an entire day spent outside driving and visiting places, a day trip to Tucson with my mamma, warmer and less nice and interesting than what we expected, but still happy to be together on this mother-daughter road trip plenty of catching up, chit chats and more serious things on a Sunday in the middle of the Southwest.

And no, usually I don't check my voicemails until I am too annoyed by that blinking orange light on the phone, usually few days after the voicemail actually came, but last night I made an exception, picked up the "disco phone" and keyed in all the numbers to listen to who might have called me on a Sunday...and there he was, that voice, that accent, which made my heart stop for a split second, not believing in what I was listening to and speechless from way too much and too unexpected joy, mixed with a feeling of weirdness for that behavior, which leaves me with no idea on how to react and to behave myself...I just think it is pretty insane in a way that after six weeks of pure untouched painful silence someone calls you to catch up and because he misses you...but as weird as it is today it's not the day of the reflections, it is only the day of the smiles and the happiness that comes from waiting for something for so long and then getting it like this, unexpectedly, out of blue, to be enjoyed when you had almost lost all your hope to ever have it...like when you are thirsty and your throath is as dry as it goes and you get a glass of fresh water...ahhhh is the feeling, ahhh is what I felt last night listening to that voicemail, to that voice, to those words...because right now there is no better way to end an already good Sunday and to start a Monday that would be the last of my second decade... and while thinking about how happy I am RIGHT HERE RIGHT NOW I cannot help but writing a piece of an article from the Modern Love page of the Sunday New York Times: "It doesn’t seem fair that we can look back and connect the dots in life, and see what led from that to this, but we cannot look forward and anticipate in any way what constellation today’s dots will form in the vast space ahead of us. I guess it’s just best to assume that heaven is right here, right now, and let the stars fall where they may."