sabato 30 maggio 2009

BOLEO Pugliese

Sono seduta nella hall del B&B fatto il check out della camera e pronta a lasciare l'atmosfera vitale e fervida di Buenos Aires per la calda calma piatta di Phoenix...niente di bellissimo o bruttissimo dura mai troppo a lungo....ma sto gia' pensando e magari anche proggrammando il prossimo viaggio in questa terra forse non piu' straniera per imparare un ballo che mi incanta e affascina come credevo possibile....
Ieri sera l'ultima milonga, Salon Canning, un vestitino rosso cangiante e i capelli di lato mi facevano essere la piu' sparkly e visibile di tutta la sala, forse non il massimo quando le tue dancing skills non sono paragonabili all'appariscenza esteriore, ma cmq good enough per attirare l'attenzione e ballare il piu' possibile, per praticare....la sala ha le luci soffuse e il pavimento di parquet lucido, un po' scivoloso che rende ancora piu; insicuri i miei passi incerti, almeno per le prime due tandas ballate con l'istruttore a cui posso dire di dovere il livello tecnico che ho raggiunto durante questo viaggio...e poi qualcosa si scioglie, finalmente un bel ragazzo giovane e aitante mi chiede di ballare e mi incanto nel seguire i suoi movimenti come creta nelle mani dello scultore, credo davvero che siano poche le sensazioni fisiche e mentali che si possono provare in questo movimento che crea un buon o cmq passabile tango.
La serata continua e mentre i miei piedi si sciolgono la stanchezza si fa sempre piu' timida e sono sicura che con la giusta compagnia potrei andare avanti a ballare tutta notte per godermi questa ultima sera, l'ammirazione degli occhi maschili e l'orgoglio che sento salirmi in tutto il corpo mano a mano che i miei movimenti si fanno sempre piu' fluidi nel seguire quelli del mio cavaliere per questi 9 minuti di vita.....il gruppo se ne va, decido di rimanere con l'sitruttore per l'ultima danza, sapendo che sara' sicuramente cosi' fantastica da rimanermi nella mente come il miglior ricordo da portare a casa e da pregustare chiudendo gli occhi nell'attesa di tornare a fare parte della movida milonguera della bella e strana Buenos Aires, cosi europea e cosi sudamericana da confondermi alle volte.
Parte un pezzo di Osvaldo Pugliese, una musica sensuale, forte, intrigante, i miei occhi si chiudono e con essi la mente, seguendo i passi di Isaac mentre mi sembra di volare alzando la gamba in un boleo mai eseguito prima e che mi regala una sensazione fortissima che parte dalla gamba e arriva fino al cuore, come raggiungi quel punto sopra l'infinito e aprendo gli occhi non riesci esattamente a capire dove ti trovi come perche' e con chi...eccolo il mio ricordo di questo primo viaggio a Buenos Aires, eccola la chiave per scoprire ancora un po' la mia passione per questo ballo sexy e molto intenso e cosi continuarne l' apprendimento con ancora piu' motivazione e spinta...eccola l'immagine che voglio conservare in one of my mind's drawers e far tornare alla mente quando qualcosa non andra' come programmato per qualsiasi motivo e le lacrime tenteranno di prendere il sopravvento e riempirmi gli occhi e la bocca, rubando lo spazio al sorriso e alle scintille dei miei occhi davanti allo spettacolo incomparabile del brutto anatroccolo che piano piano lentamente sta assumendo le sembianze aggraziate femminili e magnifiche del cigno.
E uno degli scopi nascosti di questo mio viaggio e' gia' stato raggiunto....l'ennesima prova che se voglio davvero posso provare a fare quasi qualsiasi cosa e riuscirci con risultati discreti/buoni, e se qualcuno da qualsiasi parte del mondo non lo riesce o vuole vedere allora forse e' davvero il caso di let go, magari voltandosi indietro con un po' di magone e domande ma senza pensarci troppo sopra, che tanto the foot will land anyway thanks to the gravity force and everything will be good....
Ciao Buenos Aires, hasta pronto

lunedì 25 maggio 2009

Tangoing....

Monday May 25, memorial Day in Phoenix and Dia de la Indipendencia in BA...
6 days in this wonderful city, with a life of his own, and already not wanting to leave it...
Walking down these streets immersed in some sort of Italian/Spanish atmosphere, only not current but dating back to 1940s or so, and looking at faces never encountered before, trying to speaking an idioma muy facil y muy dificil at lo mismo tiempo, bonding with this incredible group day after day....I take my walks with Frank and Sean, I speak with Cynthia and Katie, wait for the surprise talk from Ryan and enjoy the zen spirit of Lu, while paying attention to Daniela and her precious advices and tips....
I laugh most of the day, while eating walking talking tangoing and I feel as good as I haven't felt in months...not a single worry in my mind, this new different dimension arrives exactly when I most need it and when I can take total advantage of it, breathing in full lungs....I am happy, and not afraid to say it out loud because I know there will be other laughs with the group, other great dances with Isaacs Frank and Sebastiano, other nights when it seems like it's impossible to stop laughing....
Tango is starting to sink into my bosy, I getr it more and more everyday and I feel more consciuos let afraid of my body, I make an effort to let go and while I close my eyes I promise myself to let go in real life as well, because as Daniela says, "Tango is a mirror for life" and I want to take advantage of its teaching as much as I can....I know there will still bad dances and frustrating nights/lessons, but I also know che non puo' piovere per sempre and it will get better, because I want it and I know I can make it happen...meanwhile I enjoy this being so far from everything my life is attached to and the funny, nice sound of the iPhone when I get those two messages from that country who lost the World Soccer Cup in 1986 to Argentina, thanks to the mano de Dios....

mercoledì 20 maggio 2009

Buenos Aires

Finalmente stamattina alle 9.00am ora locale per la prima volta i miei piedini toccano il suolo sud americano...che emozione, mi seento strana esaltata e preoccupata allo stesso tempo mentre léquipaggio Continental ci spiega che dobbiamo indossare la mascherina e i guanti per la swine flu...ridicolo davvero, ci fanno anche la foto all´uscita dell´aeroporto cosi conciati!!!
Comincio subito a parlare spagnolo con il taxista e mi riesce anche abbastanza bene, non cose turche o difficilissime ma me la cavo e mi sento un po´ piu´ parte di questa parte di mondo che non conosco por nada...
I miei compagni di viaggio sono ok, mi piacciono molto i due gentiluomini e una ragazza che sembra il mio esatto clone, con 11 anni di meno sulla schiena...alla fine per motivi tecini mi ritrovo in una camera molto carina e luminosa con una signora dell´eta´della mamma che pero´sembra una buona roommate....e by the way, il bagno di questa camera e´piu´o meno la meta´di quello che avevavmo a San Diego...carlotta e jenny sanno benissimo a cosa mi riferisco, ma hey, no problem, ce la posso fare, sono solo 10 giorni!!!!;)
La giornata continua come in una specie di nuvola data dalla differenza di fuso e dalla stanchezza, pranzo con tortila de papas e poi pisolino...la connessione wi-fi non ne vuole sapere di funzionare e l´iPhone e´off limit per via del costo assurdo del ricevere e fare telefonate...ma va bene cosi´, sono in vacanza e a parte mamma e babbo non aspetto nessuna chiamata di vitale importanza...a dir la verita´credo giovero´parecchio da questo stato di semi isolamento dallamia routine abituale, una volta che mi ci sono abituata, processo chesta avvenendo piano ma si e´gia´messo in moto.
Il cielo e´grigio e fa freschino, lúmidita´ci cade in testa che mi sembra di essere a Bologna, e i miei capelli sono gia´in ribellione totale...ma dopo aver viaggiato con uan tuta di ciniglia color viola e una maglietta di paillettes gialla,on mi spaventa come posso apparire adesso stasera domani...it´s a fresh start, la mia vacanza con me e per me...il resto non importa, tutto il resto e´davvero superfluo...."All you have to have is a dream and then you make it happen" leggevo in una rivista sull´aereo...mi sembra una prosettiva che posso davvero provare a fare entrare nel mio cervelletto per i prossimi 10 giorni with me myself and I....

lunedì 18 maggio 2009

If Only....

If only I was at a 3 hour bike ride from sun and rain I would be able to get on that red toy and go for a long enjoyable intimate and private ride, wearing just that suite to make sure that my jewelry does not scratch the shell of the bike...If only there were more Sundays in my weeks and less hours between the desert and the island..if only I could hear the words the laughs and the smile from a 15cm distance instead of a 13 hour flight I know it still would not be perfect, but for sure much better...if only I let myself go more often and speak my mind without being afraid of whatever, I think I might get more done and accomplished, feeling more satisfied...If only that someone I know would let me get closer, I am pretty sure there would be many more smiles and less sleepless nights...If only I could get off of that plane and see those eyes and that grin waiting for me at the airport, I would not be already so pissed about coming home from BA...if only I could hear those words and that sentence every week, I would relax and wait for the natural flow of things, knowing that it would be good no matter what...If only the absence made another heart and not only mine fonder...If only I was sure about those Summer meetings too short but still so good...If only I could choose how to end every day of my week, I would decide undoubtly to fall asleep in a C/spoon shape....If only I saw who I am and what I can do I would not have a single problem in shouting it out loud, full of strenght, confidence, power....If only I could stop counting the days that divide me from that voice, that face, those eyes, that time....If only I saw the trip to BA as a good way to know myself and spend sometime with myself instead of another way to escape that myself that anyway I keep living with...If only I listened to who sends me illuminating food for the soul..."Tardi ti ho amato, o bellezza sempre antica e sempre nuova, tardi ti ho amato. Ed ecco che tu eri dentro di me ed io fuori e là ti cercavo ed io nella mia deformità mi gettavo sulle cose ben fatte che tu avevi creato. Tu eri con me, ma io non ero con te. Quelle bellezze esteriori mi tenevano lontano da te e tuttavia se esse non fossero state in te non sarebbero affatto esistite. Tu mi hai chiamato ed hai squarciato la mia sordità. Hai brillato su di me e hai dissipato la mia cecità. Tu hai emanato la tua fragranza e ho sentito il tuo profumo ed ora io ti bramo. Ho gustato ed ora ho fame e sete. Tu mi hai toccato e io bramo la tua pace."
If only I could dance tango like a pro.....

lunedì 11 maggio 2009

"Absence makes the heart grow fonder"

....un'altra delle perle del mio cavaliere nero durante la nosttra telefonata domenicale, e mentre mi chiedo se lui lo abbia mai provato, so gia' che sto perdendo il mio tempo e sarebbe meglio pensare ad altro..anche perche' questo blog l'ho iniziato con ben altro topic in mente, ma il mio cervello in moto costante ha ripescato questa frase dal suo database ed eccomi qui....allora ricominciamo, dal'inizio...
Stasera sono davvero stanca, e' stato uno di quei lunedi' tremendi, alla fine del quale l'unica cosa che ti potrebbe davvero salvare anima e corpo sarebbe un lungo massaggio che possa fare uscire la mente dalla sua scatola cranica e farla rilassare e riposare un pochino...non ho questa opzione, e appena torno a casa alle 7pm dopo essere stata in ufficio la bellezza di 11 ore, cerco di ricordare la filosofia della mamma secondo cui il giardinaggio e' rilassante e una soddisfazione personale perche' alla fine il giardiniere vede crescere quello che ha piantato e curato con tanta pazienza affetto e devozione, e appena parcheggiata la macchina mi metto ad innaffiare il giardino davanti alla casa che e' un'esplosione di colore e mentre l'acqua esce prepotentemente dal tubo ho un dejavu di quelli che ti alzano da terra e non sai bene se sei qui ora o la' in un altro momento...mi ritrovo di colpo bambina in una delle innumerevoli estati passate a casa della zia sull'appennino bolognese, quando la sera prima di salire in casa per la cena la zia riempiva il suo innaffiatoio di alluminio pesantissimo e innaffiava tutti i suoi bellissimi fiori, iniziando dalla cancellata e finendo al garage...e mentre io innaffio il mio quasi neonato guardino rivedo il suo sorriso e la soddisfazione nell'ammirare i suoi fiori, e ripenso a come quelle estati siano state uno dei piu' bei momenti e rimangano tuttora uno dei piu' bei ricordi della mia vita, documentati da infinite foto di quella bambina sorridente con i capelli ricci rossi corti..sfialap mi chiamava lo zio, per via di quel sorriso sempre stampato sul mio faccino di bambina, somigliante a questo fantomatico animale famoso per avere sempre la bocca aperta...e mentre il film dei ricordi mi scorre davanti capisco che e' ora di crescere un minimo in questo senso e di trarre un po' di piacere soddisfazione e giovamento da questa mia casa, e anche se e' piuttosto chiaro che non ho uno spiccato pollice verde e che piu' che alla zia somiglio alla nonna, di cui ho fattezze fisiche e caratteriali, decido di curare il mio giardino e con esso la mia anima, perche' vorrei un giorno poter sorridere ancheio apertamente dei miori fiori, dei loro colori e della loro bellezza..a bocca aperta come uno sfialap....

"It's not funny, it's amusing"

Is it really AMUSING that someone tells you he/she has been missing you?!?
Just wondering, because when those exact words came out of my giggling mouth yesterday during a pretty casual and laid back phone conversation with the other side of the ocean, my counterpart could not stop laughing while pronuoncing that sentence which I still have to process and digest...is it that amusing? I guess so and I can even see why, considering the person who said so and whom I just gave, with that phrase, my cheek to be openly slapped...nonetheless I find it pretty interesting that he did not even worry about laughing right in my face even after acknoleging that it indeed took me a lot of effort to say that, and instead he pointed out how amused he was by my missing him...whatever, this is why we keep going with these relationships, because we must be intrigued by the different ways of not only thinking but also reacting and showing things, emotions, feelings...even though that fat deep laugh sounded a bit rude (as my friend would say:"E' un gran maleducato!") and hard to swallow, I was not too hurt by that behavior, and on the contrary I found it pretty intimate and amusing myself...am I really out of my mind then? Maybe, but the whole conversation was amusing, light and careless, which is what I can ultimately hope for in this weird relationship of ours, and the fact that we are still able to laugh together and transform a boring Sunday morning into a bright box of crayons from which you never know what you will pick, is for now enough for me to keep smiling at the sound of his laugh and his words and not to send him bluntly "nelle ortiche".....after all I can always send him nelle ortiche if he does not keep his promise of being in touch with me next weekend....and that scene would be amusing, would't it?!xoxo

martedì 5 maggio 2009

Nelle ortiche

Non avevo mai pensato che 70 minuti al telefono con uan vecchia amica potessero spalancare una delle mie finestre volontariamente chiuse, ma piu' continuo a vivisezionare la conversazione avuta ieri con una carissima amica piu' mi sto ricredendo.
Perche' quel:"Io lo avrei gia' mandato nelle ortiche" e' difficile da dimenticare, non solo per l'ilarieta' che si porta dietro e l'inusualita' dell'espressione, ma anche perche' e' il miglior modo di risolvere questo tipo di situazioni, molto lady like e molto effective, perche' come dice lei:"Le ortiche si sentono e allora si rende conto di avere fatto la pipi' fuori dal vasino"...almeno dovrebbe...
Ho la scrivania piena di fogli carte itinerarii, il tempo e' grigio appiccicoso, la mia inbox vanta un'email a cui non so se voglio rispondere, ho il weekend pieno di eventi e una paura atroce del viaggio in Argentina e continuo a pensare a lei, alla mia ancora di salvezza, a chi oltre mia madre mi dice le cose brutalmente in faccia, come stanno, senza mezzi termini, senza paura di offendermi, dura come uno schiaffo ma benevola come una carezza, cercando di cambiare certi ingranaggi del mio cervello che proprio non ci pensano nemmeno ad essere cambiati, cercando di salvarmi la vita in modo che un giorno non abbia a voltarmi indietro rimpiangendo il tempo perduto, con la fermezza e la razionalita' che la contraddistinguono, con la dolcezza e simpatia che solo chi le arriva tanto vicino puo' cogliere, mi parla e ascolta per piu' di un'ora, mi lascia sfogare e mi frena quando e' troopo, capisce da dove vengo e dove sto cercando di andare, pur essendo alla fine senza meta, e l'unico modo di fermare il mio errare senza posa ne' senso e' quello che aprirmi la situazione, vivisezionarla e spiegarmela pezzo per pezzo, sperando che cosi' suddivisa in piccoli segmenti mi entri meglio in testa e ci stia, un po' come un calcolo aritmetico spiegato a chi la matematica proprio non la digerisce.
Mi da consigli che non avevo pensato di ricevere e che assomigliano tanto a quello che sento io ma che sfortunatamente non riesco a metter in pratica, e mi illumina di immenso, salutandomi con la promessa di aggornamenti soventi, di qualche giorno insieme al mare in agosto e soprattutto con l'augurio piu' sincero e belleo che qualcuno qui e ora, in questo momento di transizione nella mia vita mi potesse fare:"Ti auguro di essere felicemente single".
Voglio cominciare a provarci, chissa' che magari non mi riesca anche....insieme allo sforzo di essere una signora e mandare tutti nelle ortiche se proprio devo, ma senza essere volgare...