lunedì 11 maggio 2009

"Absence makes the heart grow fonder"

....un'altra delle perle del mio cavaliere nero durante la nosttra telefonata domenicale, e mentre mi chiedo se lui lo abbia mai provato, so gia' che sto perdendo il mio tempo e sarebbe meglio pensare ad altro..anche perche' questo blog l'ho iniziato con ben altro topic in mente, ma il mio cervello in moto costante ha ripescato questa frase dal suo database ed eccomi qui....allora ricominciamo, dal'inizio...
Stasera sono davvero stanca, e' stato uno di quei lunedi' tremendi, alla fine del quale l'unica cosa che ti potrebbe davvero salvare anima e corpo sarebbe un lungo massaggio che possa fare uscire la mente dalla sua scatola cranica e farla rilassare e riposare un pochino...non ho questa opzione, e appena torno a casa alle 7pm dopo essere stata in ufficio la bellezza di 11 ore, cerco di ricordare la filosofia della mamma secondo cui il giardinaggio e' rilassante e una soddisfazione personale perche' alla fine il giardiniere vede crescere quello che ha piantato e curato con tanta pazienza affetto e devozione, e appena parcheggiata la macchina mi metto ad innaffiare il giardino davanti alla casa che e' un'esplosione di colore e mentre l'acqua esce prepotentemente dal tubo ho un dejavu di quelli che ti alzano da terra e non sai bene se sei qui ora o la' in un altro momento...mi ritrovo di colpo bambina in una delle innumerevoli estati passate a casa della zia sull'appennino bolognese, quando la sera prima di salire in casa per la cena la zia riempiva il suo innaffiatoio di alluminio pesantissimo e innaffiava tutti i suoi bellissimi fiori, iniziando dalla cancellata e finendo al garage...e mentre io innaffio il mio quasi neonato guardino rivedo il suo sorriso e la soddisfazione nell'ammirare i suoi fiori, e ripenso a come quelle estati siano state uno dei piu' bei momenti e rimangano tuttora uno dei piu' bei ricordi della mia vita, documentati da infinite foto di quella bambina sorridente con i capelli ricci rossi corti..sfialap mi chiamava lo zio, per via di quel sorriso sempre stampato sul mio faccino di bambina, somigliante a questo fantomatico animale famoso per avere sempre la bocca aperta...e mentre il film dei ricordi mi scorre davanti capisco che e' ora di crescere un minimo in questo senso e di trarre un po' di piacere soddisfazione e giovamento da questa mia casa, e anche se e' piuttosto chiaro che non ho uno spiccato pollice verde e che piu' che alla zia somiglio alla nonna, di cui ho fattezze fisiche e caratteriali, decido di curare il mio giardino e con esso la mia anima, perche' vorrei un giorno poter sorridere ancheio apertamente dei miori fiori, dei loro colori e della loro bellezza..a bocca aperta come uno sfialap....

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