lunedì 14 giugno 2010

Mondiali di Calcio 2010

Eccoci al mio secondo Mondiale negli USA...non che sia un evento eccezionale se non per il fatto che due Mondiali scandiscono un lasso temporale di almeno 4 anni, cosa che mai piu' avrei pensato di collegare alla mia permanenza phoenixiana quando mi sono trasferita qui...
Il primo Mondiale americano e' iniziato un sabato mattina verso le 11am ora locale in un bar nel middle of nowhere in Scottsdale, con la Mari vestira di verde-bianco-rosso a guardare Italia-USA e rischiare il linciaggio in compagnia di un ex fidanzato e un ex gruppo di amici, con un caldo allucinante e tante belle speranze per quel mondiale alla fine vinto per un notevole colpo di fortuna in una serata toscana piena di luci lacrime emozioni sorrisi e clacson....
Adesso, a 4 anni di distanza il bar si trova nel mezzo di un bel quartiere residenziale vicino a dove abitava la mia cara amica Michelle, l'ex fidanzato si sta per sposare, l'ex gruppo di amici non ho idea di che fine abbiano fatto (altrimenti non sarebbe ex immagino...) e la Mari e' nuovamente vestita di bianco e verde, il rosso se l'e' dimenticato causa fretta mattutina...un numero infinito di cose sono cambiate in questi 4 anni, che sembrano pochi ma sono tanti al contempo, e io sono ancora qui, incredula ma stoica...forse perche' alla fine qui mi ci trovo bene, e sono che ho sempre lo spiraglio Italia a cui tornare/scappare/rifugiarmi nel caso le cose si facessero dure e troppo insostenibili....oggi e' lunedi, la mamma parte domani dopo due mesi di permanenza e il distacco so sara' durissimo, non guardero' la partita alla TV ma su internet a spizzichi e bocconi mentre lavoro, e non credo lo "squadrone" Italia abbia grosse chances di andare lontano nella kermesse, la fortuna non ti aiuta troppo spesso credo....l'azienda la gestisco da sola, e per la prima volta dall'espatrio non tornero' a Bologna per le vacanze estive, prima volta che coincide anche con la mia prima vacanza going solo..casina a San Diego per 2 settimane, una in compagnia di un'amica, la seconda sola soletta, vediamo se sopravvivo o invece mi faccio mangiare viva dall'attivita' forsennata del mio cervello resa ancora piu' acuta dal silenzio circostante...credo trovero' un sano equilibrio fra i due stati d'animo, spero almeno....venerdi' comincio forse la piu' grande avventura dopo quella di gestire un'azienda, che sarebbe mentoring una ragazzina tramite un'associazione che aiuta i bambini intelligenti brillanti e con doti notevoli ad avere un'istruzione e un'educazione cha a cui altrimenti non avrebbero accesso con il solo appoggio delle loro famiglie di origine....inutile dire quanto sia eccitata ed esaltata per questo ruolo di sorella maggiore/zia, che credo fara' bene a lei, ma soprattutto a me, to get out of my head and of my circle of useless stupid thoughts....non vedo l'ora di cominciare e so che avro' tante tantissime cose di cui parlare a riguardo, un misto di pensieri emozioni paure....ma la sensazione che e' ora e' quella di una responsabilita' tale che devo per forza concentrarmi per fare le cose per bene, per non sbagliare, o almeno non farlo di proposito...ed e' una sensazione che mi fa bene, mi rende piu' forte e sicura di me stessa, una cosa in cui I need all the help I can get....come dice il mio amico americano-italo-tedesco...chissa' lui per chi tifa in questi mondiali...io faccio il tifo per lui....e guardo con occhio curioso e nostalgico lo squadrone Italia, chissa' che non mi regali una bella sorpresa e un altro mondiale da festeggiare, in un pomeriggio phoenixiano senza clacson ma con tanto caldo...la cosa certa e' che la Mari che guarda adesso la partita e' l'evoluzione di quella che la guardava quell'estate di 4 anni fa, piu' matura, piu' cinica, piu' forte e fragile insieme, e forse anche piu' felice...perche' libera indipendente e non attaccata a chi attaccato non voleva esserlo, non depressa da chi la voleva diversa da come lei e' e non puo' non essere....si, piu' e molto diversamente felice...con tante salite ancora da scalare e gradini da salire, ma anche tante discese in cui lasciarsi andare al vento che spinge da dietro mentre ci si gode la corsa verso il basso, con l'aria sulla faccia e il vento che scompiglia i capelli nella maniera selvaggia che piu' la rappresenta....perche' lui quando corre, fila via come il vento... FORZA AZZURRI...