venerdì 5 giugno 2009

Milonga Sentimental

"Ci sono giorni in cui anche il make up e' una perdita di tempo"....ieri era uno di quei giorni, per un numero infinito di motivi che iniziano a poco a poco la mattina e si accumulano con il passare delle ore, diventando totalmente insostenibili sul finire della giornata, soprattutto se la gia' poco felice giornata finisce con la cancellazione all'ultimo minuto di una cane fra amici gia' cancellata per ben due volte...DOMANI SMETTO!

Allora a questo punto ci sono due strade che uno puo' percorrere: tornare a casa in silenzio rimuginando sul da farsi e non trovando soluzione alcuna because it's all in my head, oppure accendere lo stereo della macchina a tutto volume e ascoltare 2, 3, 5 volte questa Milonga Sentimental, un caldo intenso sensule vivo e fantastico pezzo di tango nuevo http://www.youtube.com/watch?v=aIZj1m-rt1c&feature=PlayList&p=04142A7AA44131C9&playnext=1&playnext_from=PL&index=15
...e mentre il sole tramonta sulle strade di Phoenix nella mia testa arrivano varie idee sul come passarla questa serata affinche' possa, da sola, risollevare le sorti strambe di questa giornata...e le dita dalle unghie inspiegbilmente lunghe e manicurate alla perfezione si posano sullo schermo dell'iPhone componendo un sms per lasciarsi andare a quello che io ho tempo fa rifiutato ma che la Jenny considera essere buona terapia contro varii malanni..in caso di sfortuna, parte il secondo messaggio indirizzato ad un'amica, che drink e chiacchere fanno sempre bene, da che mondo e mondo...mentre l'iPhone comincia a trillare con i nuovi messaggi, gli Otros Aires continuano la loro sinfonia perfetta, a qualcuno piace caldo, a me piace caldo in questa catartica serata che mai piu' mi sarei aspettata cosi' presto cosi' in fretta, forte com'ero dell'energia portena e dell'accento britannico...ancora una volta imparo e cerco di applicare la teoria che davvero non si puo' mai essere forti di niente...e mentre le circostanze del caso decidono per un vodka/soda e candies a casa dell'amica causa terapia gia' impegnata, ricordo i versi finali di quel bellissimo articolo di qualche mese fa sul Sunday Times:" It's best to assume that heaven is right here right now and let the stars fall where they may".

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