mercoledì 28 luglio 2010

E Roberta se ne va....

...e davvero non ci credo....
Quelle che era partita come un banco di prova e di emergenza si e' trasformata in un'esperienza straordinaria con una mini MariaLaura...la MariaLaura di 6 anni fa, appena sbarcata nel nuovo continente, un po' sperduta e nostalgica, ma anche esaltata, entusiasta, curiosa di quello che verra' e sara', di come si gireranno le carte e si svolgera' la vita....la MariaLaura con gli occhi spalancati su questo nuovo mondo, sempre cercando di non perdere le notizie e i contatti con il vecchio mondo, con quello che ti ha cresciuto e ti ha fatto diventare quella che sei fino a quel momento, la MariaLaura fiduciosa che questa a volte pesantissima lontananza da casa si trasformi in qualcosa di piu', in un futuro brillante, in qualche opportunita' speciale...la MariaLaura con la voglia di scoprire anche la piu' piccola cosa di questa nuova, immensa citta', nemica e straniera, nemmeno lontanamente paragonabile a casa...la MariaLaura che adesso, 6 anni piu' tardi, si commuove fino alle lacrime a guardare Roberta, il suo stupore, la sua curiosita', il suo entusiasmo e la sua ingenuita', la MariaLaura che di fronte a questa se stessa di qualche anno fa non puo' fare a meno di chiedersi come sarebero andate le cose se...non avessi conosciuto Stefano, non avessi aperto Fantastica Italia, non avessi comprato casa...le domande si librano nell'aria mente le risposte tardano ad arrivare, sono troppe, infinite, come le combinazioni dei numeri, impossibili da indovinare, nessuno lo sapra' mai...ma le domande continuano incessanti, desiderose di uscire da quello spazio angusto della mente che troppo e' stato chiuso e che forse senza questa esperienza non si sarebbe mai riaperto, perche' a volte brucia, fa quel male sottile e pizzicoso che non ti fa soffrire ma scendere le lacrime si, perche' ti rimane dentro per un po', con quel fastidio tipico dei piccoli mali....alla fine le domande si esauriscono, capiscono che non c'e' soddisfazione a non avere le risposte e tornano a sonnecchiare nello scomparto angusto, in attesa che un'altra esperienza dia loro la possibilita' di uscire nuovamente allo scoperto.
La MariaLaura di oggi ha imparato a chiamare Phoenx CASA, sa le strade quasi a memoria ma continua a perdersi e arrabbiarsi, si entusiasma per le piccole cose e sorride, spalancando ancora gli occhioni davanti a certe facce di questa America cosi simile ma al contempo diversissima...una cosa non e' certo cambiata: continua a pensare, la mente non si ferma mai e la tortura, pensa a dove vorrebbe stare, a dove starebbe meglio, all things included, a cosa davvero vuole da questa vita...e oggi guidando, tra tutti questi pensieri eccolo che arriva, il pensierone , ma questa volta meno forte, meno prepotente, dosturbato da una marea di indecisioni, paure, contraddizioni...non sa nemmeno lei se lo vuole ancora cosi tanto, spera sempre che accadra', un giorno o l'altro, ma forse ne e' anche spaventata....il pensierone si annoia e si arrabbia per questa scarsa considerazione dopo secoli di importanza e se na va...alla radio c'e' uan canzone che le piace, pigia sull'acceleratore e si spiccia a tornare in ufficio, che c'e' tanto lavoro da fare e la sua copia di 6 anni fa deve andare a casa a finire i preparativi per la partenza imminente....

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