venerdì 23 ottobre 2009

L'uomo che verra'

E' il titolo del film che sta uscendo sul massacro nazifascista di Montesole, autunno 1944, la famiglia Lorenzini perde in un colpo solo 14 componenti tra vecchi donne e bambini, e mia madre e mio zio si ritrovano in seconda fila all'annuale manifestazione per commemorare le vittime della tragedia, lontana nel tempo ma vicina e ancora scottante nella memoria....
Ieri mio babbo e mio zio sono arrivati a Phoenix, e mentre li guardo sbattagliare concartine scritte in inglese cambio automatico e linea gialla in mezzo alla strada, non posso che sentirmi fortunata ad avere questa famiglia che mi coccola, mi segue, mi supporta..guardo la foto della nonna, quella foto che e' praticamente l'immagine di me allo specchio, e non riesco a non pensare a quello che loro direbbero e penserebbero ad avere una nipote in America, cosi lontana nello spazio e nella mente, a cosa pensarebbero del passaggio da San Martino a Phoenix, di come i miei genitori siano riusciti a darmi tanto, insegnarmi tanto, fornirmi tutti gli strumenti necessari per diventare quella che sono oggi....
Un passaggio de "La Meglio Gioventu"" dice che quando siamo felici e' il momento di essere generosi con il prossimo, anche colui che ci ha ferito o mancato di rispetto o qualcosa...per questo mentre nella mente si rincorrono le immagini della mia migliore amica e di quel genovese in quell'estate greca del 1998 e vengono trasportate ad adesso, altri protagonisti, altro stato mediterraneo, sto cmq aiutando chi non conosco e mai conoscero' ad uscire dalla crisi di questa economia che lascia a bocca aperta e asciutta e fa male, perche' le bollette lo dobbiamo pagare tutti o quasi, inviando un'email con qualche contatto utile, solo a scopo benefico e altruista, cercando di essere un po' piu' Michelle e un po' meno MariaLaura, cercando di non attaccarmi a qualcosa che forse c'e' stato ma di cui non ci ricordiamo gia' piu, perche' sicuramente adesso non c'e' e non ci sara', che io abito a Phoenix, after all...e mi sento bene, mi sento bene perche' nonostante tutte le delusioni che il genere umano mi ha regalato e continua a regalarmi, sono sempre quella che non si tira indietro e se puo' aiutare chi ne ha bisogno lo fa senza esitazioni, indipendentemente dai meriti dell'aiutato, ed e' bello vedere come certe cose non cambiano mai, la mia disponibilita', le mie dinamiche di sviluppo dell'affetto, il mio attaccamento temporaneo e conseguente ragionato distacco, il mio viso quando sono tranquilla come adesso, per nessun motivo apparente o forse semplicemente perche' la mia casa invece che essere vuota e in ordine e' piena di valigie, vestiti da uomo, voci mature che parlano in dialetto bolognese....non importa perche', quello che mi importa e' vedere quell'espressione sul mio volto..."there is no cosmetic for beauty like happiness"...

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